Comunicati stampa
CONFINDUSTRIA SARDEGNA INCONTRA IL VICEPRESIDENTE UE RAFFAELE FITTO
Bruxelles, 15 aprile 2025 - Si è svolto oggi un incontro estremamente positivo presso la sede della Commissione Europea con il Vicepresidente esecutivo Raffaele Fitto, il Presidente della IX Commissione della Camera dei Deputati, On. Salvatore Deidda, e i rappresentanti di Confindustria Sardegna, il Presidente Maurizio De Pascale e il Direttore Generale Andrea Porcu, insieme ai rappresentanti di Confindustria Sicilia, Gaetano Vecchio e Maria Cristina Busi Ferruzzi.
Il confronto ha rappresentato, da una parte, un'importante occasione per approfondire le criticità del trasporto marittimo, in particolare il marcato incremento delle tariffe per il trasporto delle merci – una questione più volte sollevata da imprenditori, autotrasportatori e passeggeri. Su questo fronte, sono attualmente in fase di valutazione diverse proposte che puntano a coniugare l’obiettivo della decarbonizzazione con le specifiche esigenze delle isole.
Dall’altro lato, l’incontro ha permesso di evidenziare - ancora una volta - l’esigenza di dare concretezza al principio di insularità riconosciuto in Costituzione attraverso una nuova strategia del Mediterraneo.
Il Vicepresidente Fitto, con il consueto approccio pragmatico e orientato alla concretezza, ha anticipato che è in fase di definizione una strategia complessiva dedicata alle isole.
Confindustria Sardegna ringrazia l’On. Salvatore Deidda per il suo forte impegno nel sostenere le istanze delle imprese Sarde sul problema ETS, a livello nazionale e presso la Commissione Europea.
ROBERTO CESARACCIO ELETTO ALLA GUIDA DELLA PICCOLA INDUSTRIA DELLA CONFINDUSTRIA SARDEGNA
Cagliari, 28 marzo 2025 - È l’Ing. Roberto Cesaraccio il nuovo presidente del Comitato regionale della Piccola Industria della Confindustria Sardegna, la componente del sistema Confindustria che ha lo scopo di tutelare e contribuire al progresso e alla crescita delle piccole industrie per lo sviluppo economico e sociale del Paese. Cesaraccio, già presidente della Piccola Industria della Confindustria Centro Nord Sardegna, è stato eletto all'unanimità alla carica regionale dal Consiglio riunitosi questa mattina.
Laureato in Ingegneria Gestionale all'Università di Pisa, Roberto Cesaraccio, classe 1981, è amministratore unico della Società Studio CS srl, con sedi a Olbia e Nuoro. La società opera nel campo della Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro e fa parte del Gruppo Sgrò avente sedi in tutta Italia.
Alla carica di vicepresidente è stato eletto Matteo Baire, dell’azienda Autolinee Baire e presidente della Piccola Industria della Confindustria Sardegna Meridionale, che coadiuverà il Presidente Cesaraccio nel corso del suo mandato.
La Piccola Industria contribuisce a fare proposte per l’affermazione di imprese sempre più innovative, internazionalizzate, sostenibili e competitive e di un contesto favorevole al raggiungimento di tali scopi.
Tra le priorità delineate dal nuovo Presidente per i prossimi quattro anni figurano il progetto Einstein Telescope, che rappresenta un'importante opportunità ma richiede competenze specifiche e investimenti in infrastrutture, anche attraverso lo sviluppo delle Reti d’Impresa. Un altro obiettivo strategico riguarda l’adozione di iniziative per ridurre la distanza tra l’offerta formativa del sistema educativo e le competenze richieste dalle imprese sarde, affrontando le crescenti difficoltà nel reperire figure professionali adeguatamente formate. Queste iniziative mirano a rafforzare il tessuto industriale regionale, promuovendo una crescita sostenibile e competitiva delle piccole imprese in Sardegna.
CONFINDUSTRIA SARDEGNA PRESENTA LA QUARTA EDIZIONE DEL TENDER LAB: FORMAZIONE PER LA PARTECIPAZIONE DELLE PMI AGLI APPALTI INTERNAZIONALI
Cagliari, 27 marzo 2025 - Confindustria Sardegna, nell’ambito del progetto Enterprise Europe Network, con il patrocinio della Regione Sardegna. in collaborazione con Agenzia ICE, Sardegna Ricerche e OICE – Associazione delle organizzazioni di ingegneria, di architettura e di consulenza tecnico-scientifica, organizza per la prima volta in Sardegna, il 2 e 3 aprile 2025, la quarta edizione di "Tender Lab – In Gara con Noi", importante iniziativa di formazione volta a supportare le imprese nell’accesso alle gare d’appalto internazionali.
L’evento, promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e da Agenzia ICE, sarà articolato in due giornate e si terrà presso Sa Manifattura, in Viale Regina Margherita 33, Cagliari.
Il Tender Lab nasce con l’intento di fornire alle PMI gli strumenti tecnici e strategici necessari per competere nei bandi promossi da Organismi Internazionali, Banche Multilaterali di Sviluppo e autorità pubbliche. Il percorso formativo approfondirà diversi settori chiave, tra cui energia, agribusiness, digitalizzazione, gestione delle risorse idriche, sviluppo urbano, estrazione mineraria e bonifiche ambientali.
Durante le sessioni di lavoro verranno esaminati i finanziamenti disponibili attraverso istituzioni di rilievo mondiale come Banca Mondiale, African Development Bank, Asian Development Bank, Interamerican Development Bank ed European Bank for Reconstruction and Development, responsabili di progetti multimiliardari in numerosi ambiti industriali.
L’iniziativa è rivolta a manager aziendali, responsabili ufficio acquisti e gare, business development manager, consulenti aziendali, project manager e altre figure strategiche per l’internazionalizzazione d’impresa.
La partecipazione è gratuita, previa iscrizione obbligatoria entro il 31 marzo.
CONFINDUSTRIA SARDEGNA E INAIL SARDEGNA PRESENTANO IL WEBINAR “IL NUOVO BANDO ISI. CONTRIBUTI PER INVESTIRE IN SICUREZZA”
Cagliari, 24 marzo 2025 - Confindustria Sardegna e la Direzione Regionale INAIL Sardegna annunciano l’organizzazione del webinar “Il nuovo bando ISI. Contributi per investire in sicurezza”, in programma per martedì 26 marzo alle ore 11:00. L’iniziativa si propone di approfondire le novità del Bando ISI INAIL 2024, che rinnova il sostegno alle PMI che scelgono di investire in prevenzione per migliorare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Durante il webinar, gli esperti dell'INAIL Sardegna illustreranno le opportunità offerte dall’Avviso pubblico ISI 2024, fornendo informazioni utili alle imprese destinatarie della misura. A supporto delle imprese interessate sarà attivato lo sportello informativo Bando ISI INAIL 2024, messo a disposizione da Confindustria Sardegna con referenti presenti su tutto il territorio.
Porteranno i saluti Alfredo Nicifero, Direttore Regionale INAIL Sardegna, e Andrea Porcu, Direttore Generale Confindustria Sardegna. Seguiranno gli interventi di Gian Franco M. Spanu, Vicario Direttore Regionale INAIL Sardegna, Francesco Di Gangi e Gabriele Spadaccino, entrambi esperti di Consulenza Tecnica Salute e Sicurezza di INAIL Sardegna. Al termine delle presentazioni, sarà dedicato uno spazio alle domande e risposte prima della conclusione dell’evento.
La partecipazione è libera e gratuita, previa iscrizione
CONFINDUSTRIA SARDEGNA: LEGGE DI STABILITÀ STRUMENTO FONDAMENTALE PER LE IMPRESE INDUSTRIALI DELL'ISOLA
Cagliari, 20 marzo 2025 - Confindustria Sardegna ha preso parte all’audizione presso la Terza Commissione permanente del Consiglio Regionale nell’ambito dell’iter di approvazione del Disegno di Legge di Stabilità 2025. L’Associazione ha illustrato le proprie proposte e osservazioni, ponendo l’accento sulla necessità di un piano strategico che sostenga il comparto produttivo sardo, con un’attenzione particolare alla competitività e attrattività delle imprese industriali.
In un contesto economico globale in rapida evoluzione, segnato da tensioni geopolitiche e dinamiche di mercato sfavorevoli, diventa sempre più urgente adottare misure strutturali in grado di favorire una crescita sostenibile e duratura per il tessuto produttivo regionale. Oltre all’annosa questione dei costi energetici, tra le criticità più rilenti evidenziate, emergono l’aumento dei costi del trasporto merci, aggravati dall’applicazione della normativa europea ETS (Emission Trading System), e la bassa attrattività dell’isola per le produzioni manifatturiere.
Per sostenere le imprese in questa fase complessa, è necessario mettere in campo misure mirate e strutturate che agiscano in sinergia, prevedendo politiche compensative per mitigare almeno in parte i nuovi oneri e dando finalmente attuazione, con la massima urgenza, alla continuità territoriale delle merci. Un’esigenza ormai imprescindibile non solo per la competitività, ma in alcuni casi per la stessa sopravvivenza delle aziende sarde che operano con i trasporti via mare.
La Legge di Stabilità 2025 si configura così come un’opportunità strategica per consolidare il ruolo dell’industria e del settore produttivo, essenziali per l’economia dell’Isola. È indispensabile creare condizioni favorevoli per stimolare l’attrattività del territorio e garantire la tutela dell’occupazione, così da favorire una crescita sostenibile e inclusiva.
«Ci pare che la Legge di Stabilità 2025 delinei una visione di sviluppo per la Sardegna» ha dichiarato Antonello Argiolas, Presidente Confindustria Sardegna Meridionale «Le aziende sono pronte a fare la loro parte, ma è indispensabile un contesto adeguato per attrarre investimenti e creare nuove opportunità di crescita e occupazione.»
Confindustria Sardegna continuerà il confronto con le istituzioni regionali affinché le istanze del mondo produttivo siano pienamente considerate nell’iter di approvazione della manovra finanziaria.
CONFIDUSTRIA SARDEGNA IN AUDIZIONE COMMISSIONE SANITÀ: COLLABORAZIONE PUBBLICO-PRIVATO PER GARANTIRE ASSISTENZA AI CITTADINI
Cagliari, 29 gennaio 2025 - Confindustria Sardegna, in rappresentanza del settore della sanità privata, nei giorni scorsi ha preso parte alle audizioni indette dalla Commissione Sanità del Consiglio Regionale, offrendo il proprio contributo al dibattito sulle misure urgenti di adeguamento del sistema sanitario regionale delineate dal DL n. 40.
Intervenire in questo ambito è sempre una sfida complessa. Con questa consapevolezza e con senso di responsabilità, Confindustria Sardegna sottolinea come la valorizzazione delle strutture private, formate da realtà che investono costantemente in innovazione e competenze, sia un passo fondamentale per sostenere un processo di riorganizzazione orientato alla qualità e alla puntualità delle prestazioni, guardando sempre al prioritario interesse dei pazienti.
Con l’apporto delle tecnologie, della ricerca e delle professionalità delle strutture private è possibile perseguire, insieme all’imprescindibile articolazione del sistema pubblico, l’obiettivo condiviso di migliorare costantemente i servizi sanitari offerti e superare le attuali criticità.
Confindustria Sardegna, con particolare riferimento ad alcuni articoli del DL 40, auspica che il perseguimento di azioni quali la garanzia dei LEA e la rete ospedaliera territoriale sia accompagnato e sostenuto dalla erogazione delle necessarie risorse aggiuntive e dalla valorizzazione delle strutture accreditate presenti anche nei contesti più “periferici” della nostra regione.
Confindustria Sardegna lancia l’allarme: l’incremento dei costi del trasporto via mare mette a rischio tutto il sistema produttivo dell’isola
Cagliari, 28 gennaio 2025 - Confindustria Sardegna ribadisce la gravità e insostenibilità dei costi del trasporto merci da e per la Sardegna a seguito dell’applicazione della direttiva comunitaria ETS (Emission Trading System) che, entrata in vigore già dal 1° gennaio 2024, prevede un ulteriore significativo incremento a partire dal corrente mese di gennaio 2025.
L'adozione di tale misura, inizialmente pensata dalla UE per contrastare l’impatto ambientale del settore navale, sta di fatto determinando un aumento dei costi di trasporto via mare con conseguenze disastrose per tutte le imprese sarde, fortemente penalizzate dalla condizione di insularità sia per gli approvvigionamenti delle merci che, soprattutto, per l’esportazione delle proprie produzioni nei mercati esterni.
Ѐ del tutto evidente che, applicato in questo modo, il meccanismo dell’ETS ha come unico effetto quello di determinare una inaccettabile condizione di disparità per le produzioni sarde rispetto a quelle delle altre regioni UE, con una conseguentemente perdita di competitività, causata da fattori esterni alla gestione delle imprese, che potrebbe rivelarsi irreversibile.
Dalle ultime comunicazioni ricevute dalle società di trasporto, gli aumenti per questo primo trimestre del 2025 stanno causando un incremento delle tariffe delle tratte marittime pari a circa il 30% del costo totale del nolo. Per la linea Olbia - Livorno, ad esempio, l’incremento è di 197,20€, mentre sulla tratta Cagliari - Livorno è di 217,60€.
Il meccanismo di tassazione raggiungerà il suo apice nel 2026, quando le compagnie marittime dovranno coprire il 100% delle emissioni, con conseguente ribaltamento della tassazione ETS sul comparto produttivo isolano.
«Questo scenario rischia di compromettere la competitività di tutto il sistema industriale e manifatturiero dell’isola» - affermano Maurizio De Pascale, Presidente di Confindustria Sardegna, Antonello Argiolas, Giovanni Bitti e Achille Carlini, Presidenti delle Associazioni territoriali degli Industriali - «È fondamentale intervenire con urgenza per evitare che questa situazione porti al collasso totale delle nostre aziende».
Confindustria Sardegna, in stretto raccordo con le Associazioni territoriali degli industriali, ha già promosso delle iniziative di coinvolgimento e sollecitazione delle Istituzioni regionali e nazionali.
La situazione è tale da rinnovare una richiesta di intervento urgente alle competenti Istituzioni affinché vengano adottati quei correttivi per mitigare ed assorbire gli aumenti dei costi di trasporto sostenuti dalle imprese sarde, oramai sempre più penalizzate e costantemente messe a dura prova dalle annose questioni che ne minano da anni i livelli di competitività costruiti con fatica, impegno e innovazione.
Ѐ questa l’occasione di fare valere in tutte le sedi la condizione di insularità della nostra regione, nobile principio che, come noto, ancora attende la tanto auspicata applicazione.
Confindustria Sardegna: la fine della “Decontribuzione Sud” impone interventi immediati per garantire competitività e sviluppo
Cagliari, 10 dicembre 2025 - Negli ultimi anni, la Sardegna si è dimostrata parte integrante del rinnovato dinamismo che ha caratterizzato il Mezzogiorno: gli indicatori economici relativi al PIL, agli investimenti e all’occupazione hanno evidenziato segnali incoraggianti, a conferma dell’esistenza di un potenziale di sviluppo che deve essere sostenuto e valorizzato.
In tale contesto, la normativa Decontribuzione Sud si è rivelata uno strumento cruciale per il tessuto produttivo dell’Italia meridionale, impegnato a fronteggiare le sfide legate al PNRR, agli effetti delle crisi pandemiche, energetiche e belliche; e particolarmente significativo per le imprese sarde, già gravate da note diseconomie strutturali che ne ostacolano la competitività.
Confindustria Sardegna, in sinergia con Confindustria Nazionale, manifesta profonda preoccupazione per la cessazione della misura con la Legge di Bilancio e sottolinea l’urgenza di definire un nuovo intervento che ne preservi l’efficacia. «La Sardegna, come il resto del Mezzogiorno, non può permettersi un vuoto di interventi a sostegno delle imprese e dell’occupazione – ha dichiarato il Presidente di Confindustria Sardegna Maurizio De Pascale – La Decontribuzione sud è sicuramente uno dei motivi che hanno consentito non solo la tenuta dell'occupazione in un momento drammatico come quello pandemico, ma anche il suo allargamento, facendo entrare forze giovani e soprattutto locali. Come Confindustria Sardegna chiediamo un’azione tempestiva per garantire la continuità del sostegno alle nostre imprese, indispensabile per mantenere competitività e tutelare il lavoro in un territorio che soffre di specificità geografiche e strutturali».
Il nuovo Fondo istituito dalla normativa nazionale può rappresentare una base utile, grazie all’orizzonte temporale di cinque anni che favorisce pianificazioni di medio periodo. Tuttavia, è essenziale che la misura sia concepita per rispondere alle reali esigenze dei territori. Risulta quindi indispensabile un dialogo immediato con l’Unione Europea affinché il negoziato consenta l’entrata in vigore del nuovo intervento già dal 1° gennaio 2025, senza soluzione di continuità rispetto alla cessazione della normativa Decontribuzione Sud.
La Sardegna necessita di un impegno chiaro e mirato: occorre promuovere il rilancio delle filiere produttive, incentivare l’innovazione, rafforzare le esportazioni e trattenere i giovani e i talenti, in particolare nelle zone interne, per contrastare la grave crisi demografica che colpisce il territorio.
Tali interventi dovranno essere pienamente integrati nella strategia della ZES Unica, nelle misure previste dalla Transizione 5.0, nelle politiche di sostenibilità ambientale e nel mirato utilizzo delle risorse del PNRR, oltre che nella programmazione europea di competenza regionale, con particolare attenzione al comparto industriale e manifatturiero su cui la nostra regione sconta un gap competitività importante, connesso anche ai vincoli di insularità.
Elezioni regionali Sardegna 2024/2029
PER UNO SVILUPPO PARTECIPATIVO
La proposta di un Metodo per i cinque anni di governo della Sardegna
SINTESI PER CONFERENZA STAMPA
UNA REGIONE CHE ASCOLTA LE RAPPRESENTANZE IMPRENDITORIALI
CONFINDUSTRIA SARDEGNA chiede che vi sia finalmente una vera partecipazione degli attori economici nell’intero quinquennio di legislatura. Non può essere sufficiente la delega ed il confronto ristretto al solo momento elettorale, con successivi incontri saltuari e pletorici meramente formali nell’esercizio del mandato. L’esperienza delle ultime legislature regionali ha ampiamente dimostrato come risulti altrimenti notevole la distanza tra i proponimenti degli schieramenti vincitori della competizione elettorale, le aspettative comunque generate ed i risultati poi concretamente conseguiti.
LA RESPONSABILITA’ DI PARTECIPARE
Per partecipare occorre però condividere modalità trasparenti di interpretazione della corretta attività di lobbyng, in particolare delle rappresentanze imprenditoriali, il cui contributo di idee, proposte, segnalazioni e sollecitazioni su temi e problemi, deve essere visto come un valore funzionale ed essenziale per la migliore azione amministrativa a vantaggio complessivo della comunità.
Il METODO
La prima proposta di Confindustria Sardegna per la legislatura 2024/2029 attiene al METODO. Serve l’impegno ad un confronto vero, costante e strutturato, per tutti i prossimi cinque anni - sia sulla strategia complessiva della politica regionale che sulle tematiche specifiche e di comparto, tra il Governo regionale e la rappresentanza delle imprese.
Almeno 4 incontri annuali per ciascun ambito tematico con il Presidente ed i diversi Assessorati.
AVERE UNA VISIONE
Una azione politica e di governo di cinque anni evidentemente non è idonea ad affrontare e risolvere in un arco temporale così ristretto i molteplici problemi, vecchi e nuovi, propri della Sardegna o derivanti dal contesto nazionale ed internazionale. Occorre una visione che non venga ignorata o periodicamente rimessa in discussione, per non depauperare risorse economiche, umane e ambientali sempre più rare.
La Sardegna ha un gravissimo problema di denatalità ed invecchiamento della propria popolazione, connesso alla dispersione ed emigrazione dei pochi giovani, allo spopolamento delle zone interne.
L’autonomia e lo sviluppo della Sardegna passano attraverso un rapporto forte, negoziale, competente e leale con la governance europea e nazionale, priva di velleitarismi o subalternità, mediante una equilibrata lettura del processo di riforma complessiva del federalismo, con riferimento alla nuova interpretazione del regime di specialità della regione, alla declinazione del principio di insularità ed alla assegnazione, ripartizione e spesa delle risorse pubbliche che consentano un reale riequilibrio.
La Sardegna ha bisogno di una forte infrastrutturazione e connessione interna ed esterna, di una nuova legge urbanistica e di governo del territorio, della specializzazione e modernizzazione di agricoltura e agroindustria, di una organica politica di marketing turistico, della valorizzazione del potenziale ambientale e culturale, dell’equilibrio e dell’indipendenza energetica, di una istruzione potente per la crescita delle competenze tecniche e professionali, dell’incremento qualitativo e dimensionale delle imprese.
Le risorse disponibili per lo sviluppo della Sardegna nel quinquennio 2024/2029 tra fondi europei, nazionali e regionali (POR, FESR, FSE, JTF, Fondo Sviluppo e Coesione, PNRR, etc.), sono stimabili in oltre 10 miliardi di euro. Occorre cogliere l’opportunità!
La rigenerazione sociale, per Confindustria Sardegna, dipende dalla rigenerazione economica dell’isola, cioè dalla sua capacità di produrre reddito attraverso l’impresa ed il lavoro, piuttosto che avvilupparsi all’interno di estemporanee logiche assistenziali e redistributive altrimenti votate ad inaridirsi nel medio-breve periodo.
L’IMPORTANZA DELL’INDUSTRIA
L’industria negli ultimi decenni è stata progressivamente rimossa dalle politiche di sviluppo e dal vocabolario politico e mediatico della Sardegna.
Oggi ridotta all’8,7% del PIL Sardegna contro il 12,4% delle altre regioni del mezzogiorno e del 20% dell’Italia.
L’industria è invece fondamentale per generare reddito e professionalità, dando e traendo linfa dall’innovazione e dalla ricerca, creando relazioni sinergiche con i centri di competenza e le università, divenendo elemento di relazione internazionale e attrattore locale di sviluppo e sostenibilità demografica.
Riavviare quindi una moderna politica industriale che nel valorizzare e salvaguardare il patrimonio produttivo esistente favorisca la crescita e l’attrazione di nuove attività ed iniziative.
Per questo dobbiamo promuovere: la costituzione di una specifica Mission per l’Industria, il rilancio di una politica degli incentivi efficace e competitiva, una incisiva efficienza amministrativa, la razionalizzazione delle aree di insediamento produttivo, la salvaguardia della specialità e la positiva esperienza maturata in Sardegna dalla ZES, un affidabile rapporto pubblico/privato, l’investimento in competenze.
SCIOGLIERE I NODI CHE IMPEDISCONO LO SVILUPPO: ENERGIA, TRASPORTI E INFRASTRUTTURE
ENERGIA. Entro i primi mesi del 2026 si deve pervenire alla realizzazione, completamento e operatività della Metanizzazione della Sardegna. Occorre aggiornare il Piano Energetico e Ambientale Regionale (PEARS), dando priorità alle rinnovabili funzionali alle attività produttive; negoziare la vocazione localizzativa e le compensazioni per le FER; potenziare le reti di trasmissione e distribuzione; valorizzare gli hub dei siti industriali ed il sistema delle imprese dell’indotto; rafforzare le competenze tecniche e governance RAS in materia energetica, promuovere le Comunità Energetiche.
TRASPORTI. La continuità territoriale aerea e marittima, merci e passeggeri, interna ed esterna è la precondizione della sostenibilità e dello sviluppo. Occorre in primo luogo potenziare fortemente la struttura tecnico/ingegneristico/giuridica della Regione di supporto per le tematiche trasportistiche. Ciò è fondamentale per essere all’altezza della complessità dei dossier e della loro trattazione e negoziazione in ambito nazionale ed europeo con le istituzioni governative, oltre che con i players coinvolti (hub portuali e aeroportuali, vettori aerei, armatori, trasportatori, imprese e utenti, etc.) e gli stakeholders interessati.
Il comparto richiede inoltre un Osservatorio statistico trasportistico che raccolga dati di consuntivo e di tendenza per un adeguato monitoraggio ed una efficace programmazione e negoziazione/trattazione dei dossier.
Per quanto attiene ai trasporti marittimi è necessario rivalutare congruità e sostenibilità tariffaria, di frequenza e di qualità di servizio delle principali tratte di collegamento da e per i principali hub portuali, equilibrando tratte in regime di libero mercato e tratte che necessitano di oneri di servizio pubblico, come la reintroduzione trisettimanale della Cagliari/Genova, per rispondere ad esigenze ambientali e di sicurezza.
Interventi specifici anche compensativi vanno negoziati in riferimento alla entrata in vigore della Direttiva per l’inserimento del trasporto marittimo nel sistema per lo scambio delle quote di emissione dell'UE (EU ETS - Emission Trading System) per il trasporto marittimo.
L’accessibilità interna della Sardegna è fortemente condizionata dalle note carenze. Un complesso di dotazioni che pone la Sardegna, secondo uno studio Uniontrasporti di Unioncamere intorno al 50% dell’indice medio infrastrutturale nazionale. Serve un Piano per l’accelerazione realizzazioni e conclusione lavori opere commissariate, in corso e programmate, unitamente alla semplificazione e allo snellimento procedurale evitando ridondanze e duplicazioni.
Per quanto attiene ai sistemi di continuità territoriale aerea, questi appaiono instabili, inadeguati e datati, non idonei per frequenza e costi di collegamento ad offrire quelle condizioni di equità ed affidabilità necessarie, oltre che per i cittadini sardi, per le economie produttive e del turismo. Importante per la competitività l’abolizione della tassa addizionale comunale d’imbarco. Occorre che sul tema vi sia una forte integrazione di risorse compensative nazionale, considerate anche le rilevantissime sproporzioni delle allocazioni pro capite del sistema spagnolo e francese. Per quanto riguarda gli ambiti rimessi al libero mercato ed alle low cost risulta evidente il vantaggio che potrebbe derivarne, oltre che in termini complessivi di efficienza, nei rapporti e nelle interlocuzioni negoziali con i vettori, da una attività sinergica e coordinata tra le diverse strutture aeroportuali della Sardegna. Così come dall’auspicato moderno raccordo stradale e ferroviario tra i tre hub portuali ed aeroportuali.
Di particolare rilievo, anche in riferimento agli sfavorevoli andamenti metereologici, il comparto idrico, nei molteplici profili della programmazione, progettazione e realizzazione delle opere, della loro gestione e manutenzione, della disponibilità, qualità e costi, anche per la competitività delle attività produttive che colpisce trasversalmente tutti i comparti (industriale, turistico, agricolo, allevamenti, etc.).
INDUSTRIA DEL TURISMO
Certamente strategico assegnare una nuova centralità al Turismo nei programmi della Regione con obiettivi in termini di crescita del Pil del settore e di sinergia con altri rilevanti e correlati ambiti (patrimonio culturale, ambiente, artigianato, agricoltura). Fondamentale in tal senso la visione trasversale tra i diversi Assessorati con un massimo raccordo funzionale tra quelli dei Trasporti e del Turismo la cui correlazione è stata fino ad oggi assolutamente insufficiente.
Tra i principali punti di attenzione, oltre ad una imprescindibile accessibilità reale, affidabile, programmabile, ampia e competitiva, la realizzazione dell’Osservatorio del Turismo (non esclusivamente per dati sugli arrivi ma per la misurazione in tempo reale degli effetti delle azioni implementate anche mediante la valorizzazione delle potenzialità digitali), il nuovo approccio sistemico al marketing (per elevare il target – maggiore Pil minore consumo ambientale- e per competere approcciando correttamente i diversi mercati e segmenti di interesse), la coordinata governance territoriale e alfabetizzazione turistica, l’efficace comunicazione, la coerente programmazione e promozione degli eventi, la formazione mirata e qualificata per gli addetti del comparto.
ALLEGATI: